Fade and Float. La mostra di Athier Mousawi in Kuwait alla Contemporary Art Platform

Dal 9 dicembre 2019 al 10 gennaio 2020 la Contemporary Art Platform (Kuwait) ospita Fade and Float, la mostra dell’artista Athier Mousawi (Iraq – Gran Bretagna)

Per presentare la sua mostra dal titolo Fade and Float l’artista Athier Mousawi ha scritto un bellissimo testo di seguito tradotto da Claudia Avolio insieme alla biografia consultabile anche sul suo sito.

Dissolversi e fluttuare attraverso il tempo e lo spazio. Il titolo usa entrambi questi verbi che descrivono l’eterea transizione dalla materia solida all’indefinito. In queste opere, il colore e la luce sono trattati tanto come soggetto quanto come strumenti estetici. La decolorazione o la tavolozza che si fa più delicata all’interno delle opere è un movimento verso la luce e in essenza è parte di un processo di lasciar andare: lasciar andare la massa e lasciar andare la forma. Le composizioni sono una combinazione di forme architettoniche, sculture di pietre organiche, linee ondulate, schegge di vetro, pezzi di marmo e schiuma, gamme di colori e frammenti di ricordi. Non c’è una gerarchia nella massa di questi oggetti: non c’è alcuna gravità alla quale ancorarsi. Sono tutti in equilibrio tra caos e immobilità, come se tutto fosse stato confuso insieme, gettato all’aria e colto in una inquadratura. C’è incertezza rispetto alla direzione del movimento – a ciò che può essere visto come se stesse cadendo e a ciò che viene proiettato – ed è uno strumento voluto che trasmette la bellezza di quei momenti tra pace e caos. Dopo l’esplosione e prima che le macerie tocchino il suolo c’è una calma. Un momento in cui nulla è definibile; in cui tutto sta fluttuando e ogni cosa si sta dissolvendo nella luce. Lo spazio tridimensionale nel quale ho posto queste opere si riferisce alla grafica rudimentale dei primi anni ’80 quando si stava costruendo un’immagine digitale del mondo, utilizzando una tecnologia ingenua e non ancora evoluta.

Athier Mousawi, Parigi, 2019

Athier Mousawi (Iraq – Gran Bretagna) è un artista visuale e un educatore. Nato nel 1982, negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato sul porre domande alle quali non si può dare risposta per opporsi alle risposte non definite, e sul dare forma a una narrazione visuale tra le due cose. Dopo essersi laureato al Central St. Martins di Londra (2007) il soggetto di molte delle sue opere è stato l’Iraq e il suo rapporto (come parte della diaspora) con la propria patria naturale eppure estranea. Dei principali costrutti usati nei dipinti di Athier, la reazione iniziale è quella della dimensione e del colore che guidano l’osservatore attraverso le sue composizioni. Il simbolismo di questi dipinti di grandi dimensioni si intreccia con strati di figure organiche e forme geometriche islamiche. Grandi forme incorniciano momenti di dettagli, agendo come finestre una nell’altra: un luogo molto personale nel quale l’osservatore viene invitato. Pur essendo prevalentemente un pittore, il suo stile di disegno più grafico si serve di simili strumenti circondando una narrazione intensa con forme rigide.

Attualmente Athier Mousawi vive a Parigi.

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