New Waves: Mohamed Melehi & the Casablanca Art School Archives in mostra al MACAAL

Dopo una prima tappa presso The Mosaic Rooms (Londra), New Waves arriva al MACAAL (Marrakech), ripercorrendo i tre grandi periodi nella carriera di Mohamed Melehi, pioniere dell’arte araba moderna, e i tre luoghi principali: Roma, New York e Casablanca

Fino al 5 gennaio 2020 il Museum of African Contemporary Art of Al Maaden (Marrakech) ospita New Waves: Mohamed Melehi and the Casablanca Art School Archives. Questo è il bellissimo testo di presentazione della mostra tradotto da Claudia Avolio su gentile concessione del MACAAL.

New Waves: Mohamed Melehi & the Casablanca Art School Archives presenta un viaggio nel tempo sulle tracce del periodo tra gli anni ’50 e ’80 della carriera di Mohamed Melehi attraverso l’esplorazione di opere e archivi mai mostrati prima. Curata da Morad Montazami per Zamân Books & Curating e messa a punto insieme a The Mosaic Rooms (Londra), la mostra si svolge dal 21 settembre 2019 al 5 gennaio 2020 presso il MACAAL (Museum of African Contemporary Art Al Maaden).

Dopo una prima tappa presso The Mosaic Rooms (Londra), New Waves arriva al MACAAL, ripercorrendo i tre grandi periodi nella carriera di un pioniere dell’arte araba moderna e i tre luoghi principali: Roma, New York e Casablanca.

1. 1957-1964. DA ROMA A NEW YORK: PRIME STRUTTURE & DIPINTI DAI CONTORNI LEGGERI. L’introduzione alla mostra ci porta alla Roma degli anni ’50, dove Mohamed Melehi è uno dei primi artisti del continente africano a esporre il proprio lavoro in gallerie d’avanguardia come la Galleria Trastevere. I primi scambi e viaggi a New York dove prende parte alla mostra del MoMa dal titolo Hard Edge And Geometric Painting (1963) rappresentano un’altra nuova dimensione per l’artista.

2. 1964-1978. DA NEW YORK A CASABLANCA: MIGLIAIA DI ONDE NELL’IPERSPAZIO. Il ritorno a Casablanca segna l’inizio di un’avventura memorabile negli studi della École des Beaux-Arts di Casablanca. Qui, insieme a Farid Belkahia, Mohammed Chabâa, Bert Flint e Toni Maraini, Mohamed Melehi ha guidato uno dei movimenti più significativi nella Storia dell’arte post-coloniale. Questa sezione della mostra si concentra anche sulla sua pratica come designer-attivista e sulla mostra-manifesto del 1969 in piazza Jamaa el Fna, oltre al lavoro in studio e azioni intraprese alla École des Beaux-Arts.

3. GLI ANNI ’80. RICONTESTUALIZZANDO L’ONDA: TRA AFRO-BERBERISMO E ARCHITETTURA POST-COLONIALE. Negli anni ’80 Mohamed Melehi ha sviluppato una sintesi dinamica di tutti gli elementi della sua pratica: è tornato ad attingere da fonti africane e berbere (nei soffitti dipinti di moschee rurali) – come il gruppo di Casablanca ha sempre incoraggiato a fare – ma anche dalla sua esperienza d’architettura degli anni ’70 (con l’azienda Faraoui & De Mazières), oltre che dalla sua pratica di muralista, culminando poi nel leggendario Asilah Arts Festival, da lui co-fondato nel 1978.

Premier numéro de la revue Integral , octobre 1971. Design M. Melehi, Archives Toni Maraini
Il primo numero della rivista Integral (ottobre 1971), co-fondata da M. Melehi, T. Maraini, T. Benjelloun e M. Nissabouri. Design di Mohamed Melehi. Archivi Toni Maraini. Courtesy of MACAAL

Riallestita per gli spazi del MACAAL e avendone in considerazione la vocazione, il percorso della mostra presenta molte opere raramente (o mai prima) esposte al pubblico, creando così una nuova prospettiva sull’influenza di Mohamed Melehi e la Scuola di Casablanca, dentro e fuori dal Marocco. Un inedito dispositivo per la documentazione consente ai visitatori di tuffarsi in questa epoca d’oro dell’avanguardia del Marocco, del mondo arabo e dell’Africa. A questo scopo sono esposte stampe originali di Mohamed Melehi nel suo ruolo di fotografo documentarista. Ideata appositamente per la tappa in Marocco della mostra New Waves è la stanza “Afro-Berber Museum”: qui troviamo oggetti selezionati dalle collezioni del Musée Tiskiwin-Bert Flint di Marrakech e opere d’arte degne di nota di Malika Agueznay, Farid Belkahia, Mohammed Chabâa e Hossein Miloudi. Per approfondire la comprensione attraverso la documentazione storica, la mostra si concluderà con uno slideshow di immagini fotografiche dell’Asilah Moussem (l’intersezione del Mediterraneo e delle traiettorie arabo-africane così come le ha immaginate Mohamed Melehi) e una proiezione del documentario sull’artista prodotto dal Bronx Museum of the Arts (New York) nel 1984 e riscoperto. Un altro documentario notevole su di lui è La Vague à l’âme (1995) co-diretto da Mohammed Boualem per il canale televisivo 2M Maroc.

Mohamed Melehi, Composition, 1970. Collection MACAAL
Mohamed Melehi, Composition, 1970, acrilico su pannello, 120×100 cm. Collection MACAAL. Courtesy of MACAAL

Presentando un’interpretazione ampiamente documentata del lavoro di Mohamed Melehi, messa in risalto da una scenografia originale, la mostra ci offre un aspetto meno conosciuto del lavoro che potrebbe considerarsi “globalizzato” prima del suo tempo. La ricerca compiuta da Zamân Books & Curating – la piattaforma specializzata in modernità arabe, africane e asiatiche – consiste nel ripercorrere i passi di un percorso più complesso di quanto non sembri, estendendosi oltre lo schema binario di Oriente e Occidente.

Affiche de l’exposition M. Melehi. Recent Paintings , 1984-1985. Archives Toni Maraini
Poster della mostra M. Melehi – Recent Paintings. The Bronx Museum of the Arts, 1984-1985. Archivi Toni Maraini. Courtesy of MACAAL

Ritmata da una scenografia che trae ispirazione dai colori, dalle linee e dalle onde di Mohamed Melehi, New Waves propone un apprezzamento delle molte sfaccettature di questo artista cosmopolita: dai suoi esperimenti geometrici alla rivoluzione messa in moto dalla Scuola di Casablanca e il suo ruolo chiave nello sviluppo dell’educazione artistica in Marocco, fino al suo significativo lavoro come fotografo, redattore, designer, grafico e muralista, che ha ampiamente contribuito a plasmare l’estetica delle reti post-coloniali e panarabe.

Elève préparant l’exposition des travaux d’étudiants... Photo M. Melehi. Archives Famille Chabâa
Uno studente prepara la mostra dei lavori degli studenti alla Fine Arts Gallery dell’Arab League Park organizzata dalla Scuola di Belle Arti di Casablanca, giugno 1968. Foto di Mohamed Melehi, Archivi della famiglia Chabaa. Courtesy of MACAAL

Nel corso dei quattro mesi della mostra si svolgerà un programma di eventi multidisciplinari (conferenze, tavole rotonde, presentazioni di pubblicazioni, workshop pedagogici, ecc.)

New Waves, MACAAL, 2019 - © Omar Tajmouati
New Waves, MACAAL, 2019 – © Omar Tajmouati. Courtesy of MACAAL

Sui curatori: Zamân Books & Curating

Morad Montazami è uno storico dell’arte e un curatore. Nelle sue ricerche esplora i modernismi arabi, africani e asiatici nel contesto della piattaforma di Zamân Books & Curating, da lui fondata e che comprende i contributi di persone come Madeleine de Colnet con la quale ha progettato la mostra New Waves. Ha pubblicato saggi su Farid Belkahia, Bahman Mohassess, Hamed Abdalla, Zineb Sedira,  Latif Al Ani e altri. Ha curato le mostre ARABÉCÉDAIRE Hamed Abdalla & Behjat Sadr: Dusted Waters (The Mosaic Rooms, 2018), Bagdad Mon Amour (Institut des Cultures d’Islam, Paris, 2018), Fugitive Volumes: Faouzi Laatiris & the INBA Tetouan (Musée Mohammed VI d’art moderne et contemporain, Rabat, 2016), e co-curato la mostra Unedited History: Iran 1960-2014 (Musée d’art moderne de la Ville de Paris & MAXXI, Roma, 2014-2015).

Madeleine de Colnet è una project manager artistica e culturale. È stata al fianco di diverse istituzioni nel periodo della loro creazione in Marocco e in Francia. Dal 2007 al 2012 ha sviluppato e messo all’opera la Fabrique du Regard, la piattaforma pedagogica del BAL (Parigi). Dal 2013 al 2016 ha partecipato come project manager all’avvio dello spazio d’arte Kulte Gallery & Edition (Rabat). Dal 2017 contribuisce allo sviluppo della piattaforma Zamân Books & Curating.

New Waves, MACAAL, 2019 - © Omar Tajmouati
New Waves, MACAAL, 2019 – © Omar Tajmouati. Courtesy of MACAAL

Su MACAAL e Fondation Alliances

Il MACAAL – Museum of African Contemporary Art Al Maaden di Marrakech è un museo indipendente e no profit di arte contemporanea. Tra i primi nel suo genere del continente, MACAAL si dedica alla promozione dell’arte contemporanea attraverso varie mostre e diversi programmi di mediazione progettati per attirare un vasto pubblico. Oltre alla collezione permanente, le mostre gettano una nuova luce sull’arte che dialoga col continente, presentando artisti emergenti e affermati di origini africane e internazionali. Il museo promuove così la comprensione dell’arte contemporanea rivelando l’energia creativa e la diversità culturale che caratterizzano il continente.

Creata nel 2009, Fondation Alliances è un’associazione no profit supportata da Alliances Group, gruppo immobiliare integrato di punta in Marocco con la vocazione di fornire supporto nel Paese attraverso azioni sociali e culturali concrete. La fondazione si batte per l’idea di un’arte accessibile a tutti, sviluppando una mediazione culturale significativa in favore di tutti i background sociali, agendo così per creare consapevolezza riguardo l’arte del Marocco e dell’Africa attraverso un approccio rigoroso. Oltre a MACAAL, Fondation Alliances ha allestito altre tre iniziative no profit:

  • Al Maaden Sculpture Park: inaugurato nel settembre del 2013, ospita monumentali sculture realizzate da artisti del Marocco e internazionali, creati appositamente per l’area di Al Maaden a Marrakech.
  • Lcc Program: lanciato nel 2013 col nome La Chambre Claire, è un evento annuale progettato per sostenere la fotografia contemporanea attraverso la promozione e l’esposizione di artisti emergenti selezionati.
  • Passerelles Programme: incoraggia il coinvolgimento dei giovani attraverso una serie di workshop, lezioni d’arte contemporanea e visite ai musei. Il programma fa da ponte tra il pubblico locale e l’ambiente culturale più vasto.
  • MACAAL Residence: un programma di residenze, ricerca e produzione inaugurato nel 2019.
New Waves, MACAAL, 2019 - © Omar Tajmouati
New Waves, MACAAL, 2019 – © Omar Tajmouati. Courtesy of MACAAL

Su The Mosaic Rooms

The Mosaic Rooms ha commissionato la mostra delle opere di Mohamed Melehi dal titolo New Waves: Mohamed Melehi and the Casablanca Art School come parte di una serie di mostre che segnano il 10° anniversario della galleria. Le mostre hanno messo in risalto artisti moderni e contemporanei del Marocco, dell’Egitto e dell’Iran. Le mostre di artisti moderni sono state curate da Morad Montazami con Madeleine de Colnet come assistente curatrice (Zamân Books & Curating).

The Mosaic Rooms è una galleria d’arte no profit di Londra dedicata al sostegno e alla promozione della cultura contemporanea del mondo arabo e non solo. Ciò viene svolto attraverso mostre d’arte contemporanea gratuite, eventi multidisciplinari (come performance, proiezioni di film, dibattiti d’attualità e presentazioni di libri) e un programma didattico. Sono convinti dell’importanza di creare uno spazio culturale che presenti nuovi modi di pensare e creatività, illustri idee, ispiri la comprensione e si interroghi su questioni della contemporaneità. Immaginano per il pubblico londinese una comprensione più informata, impegnata e critica della cultura e delle società arabe. The Mosaic Rooms è un progetto della A.M. Qattan Foundation (charity registrata: 1029450).

Testo e immagini: Courtesy of MACAAL

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