Mohammed Ahmed Ibrahim in mostra alla Lawrie Shabibi (Dubai)

Dal 5 marzo al 20 aprile 2019 alla galleria Lawrie Shabibi di Dubai si svolge la mostra The Space Between the Eyelid and the Eyeball…

Dal 5 marzo al 20 aprile 2019 alla galleria Lawrie Shabibi di Dubai si svolge la mostra The Space Between the Eyelid and the Eyeball con le opere dell’artista Mohammed Ahmed Ibrahim (Emirati Arabi Uniti, EAU).

Sul sito della galleria l’artista viene presentato con un bellissimo testo, qui in parte tradotto da ArteAraba.com:

“Mohammed Ahmed Ibrahim, nato nel 1962 a Khorfakkan (EAU) fa parte della prima generazione di artisti contemporanei (anni ’90-2000) degli Emirati, un’avanguardia composta da [artisti come] Hassan Sharif, Abdullah al Saadi, Hussein Sharif e Mohammed Kazem.

Mohammed Ahmed Ibrahim ha raggiunto la maturità artistica negli Emirati in un’epoca in cui alle arti visive non si conferiva ancora culturalmente molto valore né erano insegnate nei corsi di studio universitari. Nel 1986, quando ha incontrato il compianto artista Hassan Sharif ed è diventato membro fondatore della Emirates Fine Art Society, Mohammed Ahmed Ibrahim è stato tirato via da una pratica isolata e ha scolpito amicizie e collaborazioni incrollabili che hanno gettato le basi per la comunità creativa che definisce gli Emirati oggi.

La pratica di Mohammed Ahmed Ibrahim è stata ispirata da un rapporto lungo una vita con l’ambiente di Khorfakkan, suo luogo natale, col Golfo dell’Oman da un lato e i monti Hajar dall’altro. Il suo fascino per il terreno desolato e roccioso su questa riva orientale degli Emirati non richiama soltanto l’attrazione dell'[artista Donald] Judd per l’aridità del suo nascondiglio texano, ma anche le fatiche terrene di una generazione di artisti della Land Art coi quali Mohammed Ahmed Ibrahim condivide un lignaggio spirituale.

La sua profonda connessione col suo ambiente locale si ripete in tutta la sua pratica in studio, che sia attraverso le sue installazioni, i suoi disegni o gli oggetti. Questi ultimi, realizzati a mano, sono plasmati come strumenti primitivi, ossa o parti di alberi, e sembrano essere stati riportati alla luce da qualche antico nascondiglio, invece che fatti a mano. Le sue opere su carta rivelano la sua propria forma di linguaggio – inscrizioni, linee e forme astratte reminiscenti di antichi disegni nelle cave – segnando il tempo e la memoria attraverso una ripetizione meditativa (…)”

In questa sezione del sito della galleria poi si possono ammirare alcune opere di Mohammed Ahmed Ibrahim.

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