“Ogni volta che vedo questo ammasso di vestiti mi appare come un quadro astratto” (ED Oner – Marocco)

Oggi per la rubrica “Voci d’arte araba” ascoltiamo Mohamed Touirs aka ED Oner (Marocco) grazie all’associazione Jiser Reflexions Mediterrànies che lo ha invitato a partecipare alla terza edizione di MURAL/LOCAL (Barcellona, 5-17 settembre 2019). Il progetto si chiama “Carte postale” e lo street artist ha realizzato un grande murale e delle cartoline di cui parla nel bellissimo video di Jiser.

“Questo muro è piuttosto interessante e davvero speciale perché si trova in mezzo ai palazzi. È una figata lavorare su una parete nascosta ma visibile per le persone che abitano qui. Ho trascorso quattro, cinque giorni a lavorare: in tutto sono state due settimane bellissime piene di gioia. Per questo muro ho utilizzato molti colori, è stato come un gioco: ho iniziato a disegnare e poi è diventata una gioia perché cominci a riempire questa parte e poi l’altra… Hai uno spazio pubblico interessante, a volte dei vicini fanno capolino e in questo senso c’è un’interazione speciale. [Il murale] è un mercato del Marocco dove trovi vestiti usati che vengono dall’Europa (di solito da Spagna o Italia). Ogni volta che vedo questo ammasso di vestiti mi appare come un quadro astratto con molti colori e una serie di motivi. L’arte mi appassiona, la adoro, e questa immagine mi è rimasta impressa. Ho scelto questo tema perché rappresenta una connessione casuale che si crea tra la gente di Barcellona o della Spagna e la gente marocchina. È interessante che qualcuno che vive qui in Spagna con questa storia finisca in Marocco. L’altra parte del progetto sono le cartoline. Lavorerò su una parte che rappresenta i monumenti o le icone di Casablanca e su un’altra parte con le icone di Barcellona. Ne ho viste molte e creerò delle illustrazioni che le ritraggono. Avranno il formato di un piccolo libro in cui troverete tutte queste cartoline”.

ED Oner, street artist e graphic designer (Marocco)

citazione tratta dal video “MURAL/LOCAL amb Ed Oner” (2019)

fonte: canale Youtube di Jiser Reflexions Mediterrànies

traduzione di Claudia Avolio

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