Standing by the Ruins. Dana Awartani alla Biennale di Rabat

In copertina una veduta dell’installazione Standing by the Ruins dell’artista Dana Awartani per la Biennale di Rabat. Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah

Standing by the Ruins è l’installazione realizzata dall’artista Dana Awartani (Palestina – Arabia Saudita) su commissione per la Biennale di Rabat. Questa edizione della biennale si intitola Un Instant Avant le Monde e vede come curatore Abdelkader Damani.

Vi avevo già presentato Dana Awartani nella rubrica “Voci d’arte araba“, attraverso un video che ci aveva avvicinati alla sua pratica artistica e alla sua visione.

Standing by the Ruins dell'artista Dana Awartani per la Biennale di Rabat. Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah
Standing by the Ruins dell’artista Dana Awartani per la Biennale di Rabat. Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah

Così l’artista descrive il lavoro realizzato per la biennale:

“La mia opera è una installazione site specific al Rottembourg Fort di Rabat dove la terra bacia l’oceano. Ispirata dalla solitudine e in parte dalla malinconia di questo sito abbandonato che si affaccia sulla vastità dell’oceano, ho creato una installazione che rievoca le terre trascurate e distrutte e il patrimonio costruito del Medio Oriente. Realizzata per assomigliare a un pavimento di mattonelle geometriche tradizionale, del tipo che si trova con facilità nel mondo islamico e richiama l’artigianato locale dello zellij, l’opera è composta di diverse terre raccolte in Marocco e prodotta in collaborazione con un gruppo di vasai che lavorano l’argilla. Ispirata dall’antico metodo di costruzione con l’adobe (metodo architettonico in cui si utilizzano terra e materiali organici, usato in varie parti del mondo), ho realizzato l’opera saltando volutamente i passaggi cruciali con cui si temprano e solidificano le mattonelle di terra. L’opera, così, può invece spaccarsi, deteriorarsi e alla fine distruggersi nel corso della mostra, per riflettere sulla distruzione del patrimonio costruito del Medio Oriente. L’installazione invita i visitatori a testimoniare, compiangere e essere partecipanti attivi rispetto al deterioramento dell’opera d’arte, vedendola evolversi in nuove forme attraverso ogni crepa che si crea”.

– Dana Awartani

Dana Awartani davanti alla sua installazione all'inaugurazione della Biennale di Rabat. Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah
Dana Awartani davanti alla sua installazione all’inaugurazione della Biennale di Rabat. Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah

Testo e immagini: Courtesy the artist, and ATHR gallery, Jeddah

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