Coordinate egiziane d’arte. Tre appuntamenti

Oltre 50 artiste e artisti in mostra con le loro opere in varie gallerie dell’Egitto negli eventi “Glee”, “Where is the fun in contemporary art?” e “The 29th Letter of the Alphabet”

“Glee” 

  • Ubuntu Gallery (Il Cairo)
  • degli artisti El Husseiny Aly e Salah Bisar
  • dal 27 ottobre al 23 novembre
  •       Nell’evento creato dalla galleria, la pratica artistica di El Husseiny Aly  è descritta comemolto influenzata da elementi dell’arte murale egiziana. Componendo disegni a inchiostro e dipinti, le sue opere sono vignette popolate di paesaggi egiziani o figure umane e animali dipinte in uno stile piatto che ricorda i muri e i murali nei templi degli Assiri e dell’Antico Egitto: murali che raccontavano le storie della vita quotidiana e i rituali del rapporto dell’uomo con l’agricoltura e la terra“. Mentre di Salah Bisar si segnala che ha pubblicato molti scritti nell’ambito delle arti plastiche su giornali e riviste egiziani come Al-Ahram e Al-Arabi e ha scritto numerosi libri di critica sul tema tra cui “9 Great Artists in The World of Children” e “Rakha, The Pioneer of Egyptian Cartoon”.
locandina della mostra Where is the fun in contemporary art? source Facebook page of 28 Curatorial Collective

 “Where is the fun in contemporary art?”

  • Cairo Gas (Il Cairo)
  • organizzata dal 28 Curatorial Collective
  • con gli artisti Mohamed Ismail, Ayman Ramadan, Yasmine ElMeleegy, Hany Rashed, Sara AbouElWafa, Ammar Abu Bakr
  • dal 22 ottobre al 7 novembre
  •      Dall’evento creato su Facebook: “La mostra indaga come il contesto sociopolitico stia plasmando la nostra interazione col divertirci, aprendo al contempo un mondo di curiosità artistica per chiedere “Qual è la virtù del ridicolo?”. Pur essendo critica della tendenza del mondo moderno a istituzionalizzare il divertirsi, la mostra ne esamina le sfumature come forza spontanea e sovversiva. Unendo umorismo e satira, gioco e immaginazione, il bizzarro e lo stravagante, le opere esplorano il potere trasformativo del divertirsi. (…) Attraverso l’uso del colore, delle gamme, delle texture o del coinvolgimento dello spettatore, molte delle opere selezionate utilizzano il “divertirsi” come reazione alla nostra condizione contemporanea. Il “divertirsi” diventa così tanto un metodo per interagire con questioni urgenti quanto una forma di evasione. Al contempo il divertirsi non è didattico: è proprio perché non è in primo luogo tenuto a servire qualcosa oltre se stesso che ha un potenziale di trasformazione. La mostra sposa anche il fare arte per il divertimento di farla e il divertimento fine a se stesso“.

The 29th Letter of the Alphabet”

  • Gallery Misr, Karim Francis Gallery, Picasso Gallery, Mashrabia Gallery, Aton Art Gallery
  • 43 artisti
  • parte del programma collaterale di Art d’Égypte 
  • in parallelo alla mostra “Reimagined Narratives”
  • dal 19 ottobre al 7 novembre
  • le gallerie e gli artisti che partecipano:

Gallery Misr

Essam Marouf, Marwa Adel, Medhat Shafik, Moataz Nasr, Mohamed Abla, Naguib Moein, Nazir Tanbouli, Said Badr

Karim Francis Gallery

Adam Henein, Ahmed Nosseir, Hassan Kamel, Maged Mekhail, Marcus Harris, Mohamed Radwan, Sobhy Guirguis

Picasso Gallery

Alyaa Kamel, Amina Salem, Britt Boutros Ghali, Farouk Hosny, Mustafa El Razaz, Nihal Wahby, Omar El-Nagdy, Samir Fouad

Mashrabia Gallery

Adel El Siwi, Ahmed Sabry, Hany Rashed, Hazem El Mestekawy, Mohamed Abdallah, Qarm Qart, Salah El mur, Soad Abdel Rasoul

Aton Art Gallery

Effat Nagy, Esraa El Feky, Fathi Hassan, Hamed Abdalla, Hana Elbeblawy, Iman Ibrahim, Malak Shenouda, Mohamed El Ganoubi, Mohamed Nagy, Omar Senada, Therese Antoine, Walid Elsawi

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